Vuoi un impianto fotovoltaico? Ecco la guida essenziale

impianto fotovoltaico con cielo sereno sullo sfondo.

Ormai sembra che tutti ne abbiano uno, ecco perché sei tentato dall’idea di acquistare un impianto fotovoltaico. Tuttavia hai ancora qualche dubbio sul suo funzionamento e sui vantaggi che può generare.

Questa è certamente la guida che fa al caso tuo con tutte le informazioni essenziali per prendere una decisione informata.

Ti spiegheremo, in modo semplice e senza troppi tecnicismi, come funziona il fotovoltaico e perché l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto di casa tua è sempre una scelta vantaggiosa.

Approfondiremo il concetto di autoconsumo di energia e come poter ottimizzare l’energia solare prodotta dai tuoi pannelli durante la giornata.

Parleremo poi del contributo straordinario di un sistema di accumulo, componente essenziale per massimizzare la resa del tuo impianto e il conseguente risparmio economico.

Risponderemo inoltre alla domanda che sicuramente ti stai ponendo: quanto costa un impianto fotovoltaico? Analizzando nello specifico gli elementi che determinano il prezzo e spiegando come poter ammortizzare l’investimento.

Ed infine illustreremo tutti gli straordinari benefici economici ed ambientali che un impianto fotovoltaico può offrirti.

Siamo certi che, al termine della lettura, avrai una visione molto più chiara sul fotovoltaico, e ti chiederai perché non l’hai ancora installato a casa tua 😉

Buona lettura!

1. Perché conviene installare un impianto fotovoltaico?

impianto fotovoltaico casa spl energetica fotografato dall'alto
Impianto fotovoltaico casa Spl Energetica

Il fotovoltaico è ormai una realtà consolidata in Italia e, poiché i primi impianti sono comparsi sui tetti delle nostre città già dai primi anni 2000, la sua efficacia e la sua utilità sono ormai certificati.

Questa tecnologia green ha inizialmente preso piede nel nostro Paese grazie ai “Conti energia” (dal 2007 al 2013), incentivi che garantivano il pagamento, a cifre molto alte, di tutta l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici, indipendentemente dal suo utilizzo.

Oggi il fotovoltaico continua ad essere sostenuto da agevolazioni fiscali offerte dallo Stato, come il recente ECOBONUS del 110% che ha incentivato il miglioramento della classe energetica delle abitazioni, e soprattutto l’attuale detrazione fiscale del 50% che dimezza di fatto il costo dell’impianto.

Ciò che è certo è che, indipendentemente dalle agevolazioni proposte di volta in volta, installare dei pannelli solari è sempre e comunque una scelta estremamente vantaggiosa, anche se le motivazioni sono cambiate nel corso degli anni.

Se nei primi anni l’investimento era motivato principalmente dal desiderio di guadagno, scegliendo un fotovoltaico sovradimensionato per produrre quanta più energia possibile, oggi l’obiettivo è il risparmio, installando un impianto dimensionato per coprire i propri consumi annui.

Infatti grazie all’autoconsumo puoi utilizzare immediatamente e in loco l’energia gratuita prodotta dai pannelli, abbattendo notevolmente i costi per l’approvvigionamento energetico.

Da non dimenticare però che il fotovoltaico non offre solo vantaggi per il tuo portafoglio. Producendo energia pulita aiuti a ridurre drasticamente l’uso di fonti non rinnovabili e inquinanti, generando così benefici per l’ambiente.

Di seguito entreremo nel dettaglio del funzionamento di un impianto fotovoltaico e degli innumerevoli benefici che potrai ottenere installandone uno.

FAQ: Chi ha i pannelli solari paga le bollette?

Prima di procedere è importante chiarire un aspetto: l’impianto fotovoltaico non eliminerà completamente la tua bolletta elettrica.

Purtroppo in Italia non è ancora possibile raggiungere la completa autonomia energetica, per due motivi.

Innanzitutto la normativa prevede che l’impianto sia collegato ad un contatore e in secondo luogo, come vedremo più avanti, ci saranno sempre momenti in cui avrai necessità di prelevare energia elettrica dalla rete.

Tuttavia grazie ad un fotovoltaico la bolletta non sarà più un problema, poiché tramite il processo di autoconsumo una percentuale considerevole dell’energia, di cui necessiti annualmente, sarà fornita gratuitamente dal tuo impianto fotovoltaico.

2. Impianto fotovoltaico cos’è e come funziona

Pannelli fotovoltaici blu
Credit: freepik

Comprendere il funzionamento dei pannelli fotovoltaici è essenziale per massimizzare la percentuale di energia elettrica autoconsumata e, conseguentemente, ottenere un maggiore risparmio economico.

In sintesi, il fotovoltaico è un impianto elettrico che tramite i pannelli per fotovoltaico cattura la luce del sole e, grazie ad un inverter, la trasforma in energia elettrica, gratuita e pulita, da utilizzare per i tuoi consumi.

La buona notizia è che non sono necessari drastici cambi di abitudine in casa tua per sfruttare al meglio questa fonte di energia e ridurre significativamente i costi in bolletta.

E’ sufficiente infatti concentrare i consumi durante le ore di luce, in particolare quelli degli elettrodomestici ad alto consumo (come forno, lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice etc.), per sfruttare il più possibile l’energia solare gratuita.

Chiaramente non tutta l’energia prodotta quotidianamente dal fotovoltaico viene poi effettivamente utilizzata. Ci sono momenti in cui i pannelli producono più energia del necessario, ad esempio quando sei fuori casa e i consumi sono limitati a qualche spia, al frigorifero e al freezer.

In questi casi l’energia in eccesso viene immessa in rete e compensata dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici) tramite pagamenti sul tuo conto corrente, effettuati due volte l’anno.

Secondo le stime ecco, grossomodo, come viene sfruttata annualmente l’energia solare generata dal fotovoltaico:

  • circa il 40% viene autoconsumato, generando un altrettanto taglio delle bollette;
  • il restante 60% viene ceduto alla rete e rimborsata dal GSE.

Tuttavia, come vedremo più avanti, è possibile aumentare drasticamente le stime di risparmio in bolletta installando un sistema di accumulo, che permette di immagazzinare il surplus di energia ed utilizzarlo in un secondo momento, ad esempio durante le ore serali.

2.1 Quanti kW servono per una casa?

In altre parole, di quale dimensione dovrebbe essere il tuo fotovoltaico?

Per rispondere a questa domanda è fondamentale la consulenza personalizzata di un esperto, in grado di dimensionare l’impianto che meglio risponde alle tue esigenze energetiche specifiche.

In breve, per determinare la potenza, espressa in kW, del tuo impianto viene verificato il consumo annuo di casa tua, indicato in kWh sul retro della bolletta.

Una volta ottenuto questo dato si prende in considerazione un impianto in grado di produrre annualmente una quantità di energia equivalente o vicina al tuo consumo annuo, che potrai poi autoconsumare o cedere alla rete.

Ad esempio, se il tuo consumo annuo è di 3.350 kWh, avrai bisogno di un impianto con una potenza di 3 kW, che annualmente è in grado di produrre almeno 3.400 kWh.

In base a quanto appena detto si possono quindi individuare 3 errori da evitare assolutamente nella scelta del tuo fotovoltaico:

  1. optare per un impianto troppo piccolo per risparmiare sul costo iniziale, rischiando però di non coprire il fabbisogno energetico annuo;
  2. scegliere un impianto sovradimensionato, che comporta una spesa maggiore del tutto inutile, a meno che non abbia in previsione un aumento dei consumi domestici (ad esempio causati dall’introduzione di nuovi elettrodomestici o l’accrescimento del nucleo famigliare);
  3. basare la scelta sulla potenza del contatore di casa, che indica esclusivamente la potenza erogabile istantaneamente e non ha a che fare con l’effettivo consumo annuo. Ad esempio potresti avere un contatore da 3 kW ma un consumo annuo di 4.100 kWh, rendendo insufficiente un fotovoltaico da 3 kW.

Il corretto dimensionamento dell’impianto è essenziale per massimizzare i vantaggi del fotovoltaico durante tutto l’anno.

2.2 La resa dell’impianto fotovoltaico nel corso dell’anno

cielo sereno con nuvole
Credit: pexels.com

Il fotovoltaico ha bisogno di luce per funzionare, quindi non è necessario che ci sia una giornata completamente soleggiata per produrre energia.

Tuttavia la resa dell’impianto varia in base a diversi fattori, tra cui:

  • la stagione;
  • le condizioni meteorologiche;
  • il numero di ore di luce al giorno;
  • l’esposizione dell’impianto.

Questi parametri fanno sì che, durante il corso dell’anno, i risparmi in bolletta siano maggiori in primavera e in estate, quando le giornate sono più lunghe e la luce è più intensa, e inferiori nei mesi invernali, quando le ore di luce sono minori e il sole è più basso all’orizzonte.

La resa variabile dell’impianto non deve però preoccuparti in quanto la convenienza del fotovoltaico si valuta annualmente, non giornalmente o mensilmente.

Un corretto dimensionamento dell’impianto tiene conto dei fattori che influenzano la produzione e assicura che il tuo consumo annuo sia coperto dal fotovoltaico. In questo modo, l’energia prodotta nei mesi primaverili ed estivi, ed il relativo risparmio, compensa la minore produzione invernale.

FAQ: Come funzionano i pannelli solari quando non c’è luce?

Quando l’impianto fotovoltaico è spento (ad esempio durante la notte) o non produce abbastanza energia per soddisfare i consumi, la tua casa deve attingere dalla rete.

In questo senso i pagamenti del GSE possono essere considerati come una compensazione per l’energia prelevata dalla rete e pagata in bolletta.

Tuttavia, come vedremo tra poco, una soluzione ancora più efficace è quella di installare un sistema di accumulo, per avere energia gratuita anche quando non c’è luce.

3. Impianto fotovoltaico con accumulo: verso la completa indipendenza energetica

Abbinare ad un impianto fotovoltaico un sistema di accumulo o batteria rappresenta un passo decisivo verso la completa indipendenza energetica.

Un sistema di accumulo permette di ottimizzare la resa del tuo impianto fotovoltaico, immagazzinando parte dell’energia prodotta per poterla utilizzare successivamente, ad esempio durante la notte o nei momenti nuvolosi, aumentando l’autoconsumo di energia.

Come funziona il fotovoltaico con sistema di accumulo?

Per prima cosa l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici viene utilizzata per coprire i consumi domestici presenti.

Se invece l’energia prodotta dal fotovoltaico è più di quella necessaria il surplus viene immagazzinato nella batteria.

Quando entra in gioco l’accumulo?

L’accumulo entra in funzione quando il fotovoltaico non produce abbastanza energia per coprire i consumi, oppure durante le ore senza luce. In questi casi la batteria si scarica fornendo l’energia necessaria per soddisfare le esigenze della casa.

La quantità di energia che puoi ricevere istantaneamente dall’accumulo dipende dalla potenza nominale indicata sulla scheda tecnica. Ad esempio, una batteria con potenza nominale di 3 kW è in grado di scaricare istantaneamente fino a 3 kW in casa.

Altro aspetto importante di un sistema di accumulo è la capacità, che indica la quantità massima di energia, espressa in kWh, che può essere immagazzinata.

Cosa succede quando l’accumulo si è caricato al 100%?

Quando l’accumulo raggiunge il 100% della sua capacità il sistema funziona come se ci fosse solo il fotovoltaico e dunque, non essendo più immagazzinabile, l’energia in eccesso viene ceduta alla rete e compensata economicamente dal GSE.

Quali vantaggi genera un fotovoltaico con accumulo?

In termini economici si stima che il lavoro combinato tra fotovoltaico e accumulo aumenti notevolmente l’autoconsumo di energia, tagliando le bollette annue fino all’80%.

L’integrazione di un sistema di accumulo rende quindi il tuo fotovoltaico ancora più vantaggioso ed efficiente, avvicinandoti all’autosufficienza energetica.

4. Impianto fotovoltaico prezzi

Se stai pensando di investire nell’energia solare uno degli aspetti sicuramente da considerare è il prezzo del tuo impianto fotovoltaico.

Nel 2008, quando i pannelli fotovoltaici hanno iniziato a diffondersi in Italia, i costi erano decisamente elevati, con prezzi che potevano raggiungere addirittura i 7.000-8000 € al kW.

Oggi fortunatamente la situazione è nettamente migliorata: il fotovoltaico è diventato più accessibile e conveniente, rendendosi alla portata di moltissime famiglie italiane con una casa di proprietà.

Gli incentivi statali, le misure post-COVID per far ripartire l’economia e la crescente concorrenza hanno contributo a rendere sempre più bassi i prezzi degli impianti.

Nonostante questo calo continua ad esserci una forbice di prezzo piuttosto ampia: un impianto fotovoltaico 3 kW, ad esempio, può variare dai 5.000 € fino ai 12.000 € con un ulteriore aumento se si aggiunge un sistema di accumulo.

Va specificato tuttavia che, a prescindere dal prezzo iniziale, gli incentivi previsti permettono di ridurre il costo finale, in maniera significativa.

Inoltre, come vedremo meglio dopo, l’investimento iniziale, anche quando sembra considerevole, viene sempre ammortizzato nel tempo, ed in modo facile, grazie ai risparmi ottenuti in bolletta e ai ricavi derivanti dalla vendita di energia alla rete.

4.1 Quali elementi determinano il prezzo?

Le differenze di prezzo, tra i vari impianti in commercio, dipendono dalla qualità dei prodotti utilizzati e dal tipo di servizio clienti offerto.

Considerando la lunga “prospettiva di vita” del tuo impianto, almeno 30 anni, è fondamentale quindi valutare con cura tutti gli elementi dell’offerta che ti viene presentata.

In questo modo è possibile fare un investimento davvero vantaggioso, che ti garantisca la migliore resa dell’impianto e ti permetta di stare sempre tranquillo negli anni a venire.

LA TIPOLOGIA DI PANNELLI FOTOVOLTAICI

impianto fotovoltaico casa spl energetica con pannelli monocristallini.
Impianto fotovoltaico SPL Energetica con pannelli monocristallini

La scelta del tipo di pannello è determinante per l’efficienza complessiva dell’impianto.

La prima opzione è quella dei pannelli policristallini, sono i più comuni in Italia e offrono un costo inferiore grazie all’impiego di celle in silicio di minor qualità. Tuttavia garantiscono un’efficienza minore, richiedendo una superficie maggiore per coprire il fabbisogno energetico.

Al contrario i pannelli monocristallini di ultima generazione hanno chiaramente un prezzo superiore ma sono in grado di garantire un’efficienza superiore, permettendo di installare impianti che occupano meno spazio sul tetto.

IL TIPO DI INVERTER

Trasformando l’energia catturata dai pannelli in elettricità che circola in casa l’inverter ha un ruolo cruciale, e deve essere scelto con molta cura.

Le principali opzioni sono gli inverter di stringa oppure con ottimizzatori di potenza.

Simulazione funzionamento inverter stringa in caso di ombreggiamento.

Il primo è più economico, ma prevedendo un collegamento in serie dei pannelli rischia una penalizzazione della resa complessiva nel caso in cui uno di essi abbia un calo di potenza, causato ad esempio da un ombreggiamento.

Si tratta quindi di una soluzione valida esclusivamente quando non sono presenti elementi, come camini, antenne e piante alte, che creano ombre.


Simulazione funzionamento inverter con ottimizzatori in caso di ombreggiamento

Il secondo, di contro, ha un prezzo superiore ma consente il lavoro in autonomia di ciascun pannello garantendo sempre la massima resa possibile, anche in presenza di ombreggiamenti che limitano temporaneamente la potenza di un singolo pannello.

Rappresenta la soluzione ideale per la maggior parte delle abitazioni, contraddistinte da elementi sul tetto o nelle vicinanze, che creano ombre in determinati momenti della giornata.

GLI ANNI DI GARANZIA OFFERTI

Poiché il fotovoltaico sarà una presenza duratura sul tetto della tua casa, è essenziale avere garanzie che coprano eventuali sostituzioni delle principali componenti elettriche, come i pannelli e l’inverter.

Per quanto riguarda i pannelli, è fondamentale che le garanzie coprano i difetti di fabbricazione e la produzione.

La legge impone una garanzia di minimo 2 anni sui difetti, ma per maggiore tranquillità le aziende di fotovoltaico la estendono in genere fino a 20, e alcune addirittura fino a 25 anni.

Per quanto riguarda invece la garanzia sulla produzione, il minimo accettabile è 20 anni, anche se alcune aziende offrono coperture fino a 30 anni.

Infine, per l’inverter, le garanzie variano a seconda della tipologia: gli inverter con ottimizzatori possono avere una garanzia fino ai 12 anni, mentre quelli di stringa generalmente non superano i 5 anni.

LA PRESENZA DI UN SISTEMA DI ACCUMULO

sistema di accumulo solaredge da 10 kW
Sistema di accumulo Solaredge da 10 kW
montato da SPL Energetica

Non è una sorpresa che l’installazione di un sistema di accumulo influisca sul costo complessivo di un impianto fotovoltaico.

Di che cifre si parla?

Per fare un esempio, se un impianto fotovoltaico da 6 kW, può oscillare tra i 9.000 e i 18.000 €, con l’aggiunta di un sistema di accumulo da 10 kW può arrivare a prezzi compresi tra i 15.000 e i 30.000 €.

Ma perché questa differenza di prezzi? Come per qualsiasi tecnologia è necessario valutare con attenzione le caratteristiche e le garanzie offerte.

Questi fattori incidono direttamente sulle prestazioni dell’impianto e sulla frequenza degli interventi tecnici necessari nel corso del tempo.

In sintesi, quando si considera l’acquisto di un sistema di accumulo vanno considerati alcuni aspetti, tra i principali:

  • la durata stimata in anni;
  • la profondità di scarica (la percentuale massima di energia prelevabile dalla batteria);
  • il livello di sicurezza offerto;
  • gli anni di garanzia;
  • la qualità dell’assistenza tecnica in caso di bisogno.

Se cerchi un impianto efficiente e affidabile nel lungo periodo, senza doverti preoccupare di continui interventi di manutenzione, la scelta ideale è puntare su batterie al litio di ultima generazione.

Nonostante queste siano più costose rispetto a batterie più datate, come quelle al piombo, offrono una serie di vantaggi significativi.

Tra questi spiccano garanzie che possono arrivare fino a 10 anni, elevati standard di sicurezza (che consentono l’installazione anche all’interno della casa), una profondità di scarica maggiore (anche fino al 95%) e una vita utile che può superare i 20 anni.

In sintesi, sebbene l’investimento iniziale possa essere più impegnativo, scegliere tecnologie più avanzate, si traduce in una maggiore tranquillità e prestazioni superiori nel lungo termine.

LE ASSICURAZIONI OFFERTE

E’ fondamentale che l’offerta per il tuo impianto fotovoltaico includa la possibilità di stipulare coperture assicurative che proteggano da eventuali imprevisti.

Nello specifico una buona assicurazione dovrebbe coprire il fermo impianto, offrendo un risarcimento nel caso in cui un evento esterno, come un’interruzione della rete elettrica, blocchi la produzione di energia, compensando così il risparmio perso.

Inoltre, visti i sempre più frequenti fenomeni atmosferici estremi, è fondamentale essere tutelati in caso di danni ai pannelli, causati ad esempio da forti grandinate.

MONITORAGGIO E ASSISTENZA

Quando scegli il tuo impianto fotovoltaico accertati che l’azienda installatrice offra un servizio post-vendita completo e di qualità.

Questo servizio deve includere due elementi imprescindibili: il monitoraggio dell’impianto e l’assistenza.

E’ importante che il monitoraggio della produzione del tuo impianto sia un’attività semplice e gestibile con APP intuitive e di facile utilizzo.

Oltre al monitoraggio autonomo è essenziale che ve ne sia uno da remoto, eseguito da tecnici professionisti, pronti ad intervenire in qualunque momento, anche sul campo, per valutare lo stato del tuo impianto.

Quanto all’assistenza deve essere tempestiva per ridurre al minimo i mancati risparmi derivanti da un malfunzionamento. Noi di SPL, ad esempio, possiamo garantire una risoluzione in tempo reale, grazie a un servizio di assistenza online sempre attivo, che offre ai clienti supporto immediato in caso di necessità.

4.2 Il tempo di rientro dell’investimento

Persona vicino ad un impianto fotovoltaico
Credit: Freepik.com

Indipendentemente dal prezzo iniziale di un impianto fotovoltaico, con o senza accumulo, è fondamentale aver chiaro qual è il tempo necessario per recuperare l’investimento.

Il fotovoltaico si dimostra un investimento vantaggioso per tutti, poiché può essere ammortizzato entro 7-10 anni, seguiti poi da moltissimi anni redditizi.

In genere i tempi di rientro sono più brevi decidendo di investire direttamente e subito il proprio denaro. Tuttavia esiste anche una soluzione alternativa che, pur richiedendo più anni, permette all’impianto di ammortizzarsi in autonomia.

Per i primi anni di vita dell’impianto è infatti possibile scegliere di non godere direttamente dei rientri economici ottenuti e utilizzarli per ammortizzare l’investimento.

Come si fa?

Si effettua innanzitutto una stima dei rientri annui generati dal fotovoltaico, determinati dai 3 vantaggi generati:

  • il risparmio in bolletta
  • i compensi del GSE
  • la detrazione fiscale al 50%

Successivamente, si può aprire un finanziamento, facendo in modo che le rate vengano coperte dai risparmi e dall’incentivo offerti dal fotovoltaico.

Dopo aver ammortizzato l’impianto, tutti i rientri economici del fotovoltaico, fatta eccezione per la detrazione fiscale che si esaurisce dopo 10 anni, rappresenteranno un importante fonte di risparmio per la propria famiglia, per almeno 20-25 anni.

Di seguito illustriamo nel dettaglio tutti i vantaggi poco fa citati, generati annualmente dal fotovoltaico.

5. Energia fotovoltaica e risparmio economico

salvadanaio a forma di maiale per risparmio
Credit: pexels.com

Non possiamo negarlo, dietro la scelta di installare un impianto fotovoltaico c’è soprattutto una motivazione economica.

La produzione di energia solare gratuita con cui alimentare elettrodomestici, dispositivi e auto elettriche può garantire risparmi in bolletta prolungati nel tempo, si stima per almeno 30 anni.

Il risparmio sulle bolletta non è però il solo vantaggio economico che avrai, di seguito li vediamo tutti uno per uno.

5.1 Il Taglio della bolletta

La principale motivazione che spinge le famiglie italiane ad installare un impianto fotovoltaico è senza dubbio il risparmio in bolletta, una spesa che incide sempre più sull’economia domestica.

Come detto in precedenza grazie ad un impianto fotovoltaico si può arrivare ad autoconsumare circa il 40% dell’energia prodotta dai pannelli. Questa percentuale di energia non viene prelevata dalla rete elettrica nazionale e, di conseguenza, non viene pagata in bolletta.

A che prezzo si risparmia l’energia? Attualmente il costo medio si aggira intorno agli 0,30 €/kWh ed è frutto di una serie di aumenti che si sono susseguiti nel tempo; solo negli ultimi 6 anni la bolletta ha subito un aumento del + 150%.

Ne consegue che, considerando i costanti aumenti nel corso del tempo, anche solo un autoconsumo del 40% può generare risparmi davvero interessanti.

Se si desiderano però dei risparmi imponenti, fin da subito, è consigliabile installare anche un sistema di accumulo che, come detto in precedenza, permette di tagliare le bollette fino all’80%, utilizzando in un secondo momento l’energia solare prodotta e non immediatamente utilizzata.

5.2 Energia venduta e pagamenti del GSE

Come spiegato nel paragrafo dedicato al funzionamento dell’impianto fotovoltaico, non tutta l’energia prodotta dai pannelli può essere sfruttata per i propri consumi. Questo avviene in 2 casi:

  • la produzione di energia solare è eccessiva rispetto ai consumi momentanei;
  • il sistema di accumulo è carico al 100% e non può quindi assorbire ulteriore energia.

In questi casi l’energia in eccesso viene ceduta alla rete elettrica, conteggiata e rimborsata dal GSE attraverso dei pagamenti direttamente sul conto corrente. Pertanto, oltre al risparmio, il fotovoltaico garantisce anche piccoli guadagni.

Quanto ti pagano la corrente prodotta dal fotovoltaico?

Attualmente i possessori del fotovoltaico possono aderire al contratto chiamato scambio sul posto, che prevede un pagamento di circa 0,10 €/kWh per l’energia immessa in rete.

Paragonando il costo dell’energia elettrica con le cifre pagate dal GSE emerge con chiarezza quanto sia più vantaggioso autoconsumare l’energia piuttosto che cederla.

5.3 Impianto fotovoltaico incentivi 2024

Per incentivare sempre più famiglie ad investire nell’energia solare lo Stato prevede periodicamente delle agevolazioni fiscali per chi installa un impianto fotovoltaico, anche con sistema di accumulo.

Fino alla fine del 2024 l’incentivo previsto è la detrazione fiscale al 50%, per le abitazioni private, grazie alla quale viene restituito in 10 anni la metà del valore dell’impianto fotovoltaico, attraverso 10 rate annue di pari importo.

In altre parole il prezzo effettivo di un impianto fotovoltaico viene di fatto dimezzato.

Potrai beneficiare di questa detrazione per i primi 10 anni, al termine dei quali continuerai ad avere i vantaggi poco fa citati, il risparmio in bolletta e i pagamenti del GSE, che dureranno per tutta la vita residua del tuo fotovoltaico.

Da specificare che per il 2025 la detrazione al 50% non è ancora stata definitivamente confermata e, come sempre, bisognerà quindi aspettare gli ultimi giorni dell’anno per avere informazioni certe.

5.4 Vantaggio Extra: aumento del valore di casa tua e rendita del tetto

Anche se questo vantaggio non è utile per ammortizzare il prezzo del fotovoltaico è comunque un aspetto significativo da considerare.

L’installazione di pannelli fotovoltaici non solo migliora l’efficienza energetica di casa tua, ma contribuisce anche ad aumentarne il valore complessivo.

Investire nell’energia solare potrebbe quindi rivelarsi davvero vantaggioso a lungo termine, consentendoti in futuro di vendere la tua abitazione ad un prezzo superiore rispetto all’attuale.

Inoltre c’è un aspetto a cui forse non hai mai pensato: il fotovoltaico ti consente di sfruttare ancora meglio il tuo tetto.

Oltre a garantire la tua sicurezza e quella della tua famiglia, il tetto può essere una fonte di reddito, se dotato di pannelli fotovoltaici, come dimostrato dai vantaggi economici menzionati poco fa.

6. Esempio: la convenienza di un impianto fotovoltaico 3 kW

Facciamo un esempio pratico per comprendere quali rientri economici annuali può generare un impianto da 3 kW. I calcoli che vedrai di seguito si basano su stime effettuate in base all’esperienza con i nostri clienti e sui prezzi dei nostri impianti.

Innanzitutto, consideriamo la produzione annuale di un impianto di questa potenza, ovvero circa 3.400 kWh.

Come detto in precedenza, si stima che un impianto fotovoltaico consenta di autoconsumare circa il 40% dell’energia prodotta, generando un altrettanto taglio in bolletta. Il restante 60% viene invece ceduto e compensato dal GSE.

Impianto fotovoltaico SPL Energetica da 3,12 kW installato a Cazzago in provincia di Brescia.
Impianti Fotovoltaici • SPL energetica • Azienda leader nel fotovoltaico

Ogni anno ciò si traduce nei seguenti risparmi:

  • 1.360 kWh autoconsumati X 0,30 €/kWh (prezzo medio attuale dell’energia) = 408 € (risparmiati in bolletta)
  • 2.040 kWh ceduti alla rete X 0,10 €/kWh (prezzo attuale pagato dal GSE) = 204 € (compensati dal GSE)

A questi si aggiunge poi la detrazione fiscale del 50%, che per un impianto di questa potenza restituisce annualmente circa 500 €.

Quindi, in questo esempio, il fotovoltaico genera annualmente i seguenti rientri economici: 408+ 204 + 500 € =1.112 €.

Come si ammortizza un impianto fotovoltaico?

L’ammortamento di un fotovoltaico è un’operazione che può avvenire in autonomia, senza pesare sulle finanze della tua famiglia.

Nell’esempio appena visto, grazie ai ricavi derivanti dal risparmio in bolletta, i compensi per l’energia immessa in rete e la detrazione fiscale, l’investimento iniziale può essere recuperato in circa 10 anni, con un impatto finanziario praticamente nullo.

Anche aumentando la potenza dell’impianto è possibile rientrare dell’investimento nello stesso lasso di tempo.

Infatti, nonostante sia maggiore il prezzo iniziale, aumentano di pari passo i vantaggi generati: vi è un maggiore risparmio energetico, più entrate per la vendita di energia e una detrazione fiscale più alta.

Il medesimo ragionamento può essere fatto qualora si aggiunga un sistema di accumulo che, aumentando la quota di autoconsumo, rende ancora più corposi i rientri derivanti dai risparmi in bolletta.

In conclusione il fotovoltaico è un investimento sempre vantaggioso, a prescindere dalla potenza installata, dalla presenza o meno di un accumulo e dal prezzo di acquisto iniziale.

7. Fotovoltaico e benefici per l’ambiente

Radici albero nel bosco
Credit: pexels.com

In questo articolo ci siamo concentrati sulle motivazioni economiche che portano a scegliere un fotovoltaico ma, prima di concludere, è giusto fare anche riferimento agli estremi benefici che questo tipo di impianto può portare all’ambiente.

Innanzitutto scegliere l’energia solare significa sfruttare una fonte di energia pulita al 100%, poiché durante la sua produzione non avviene l’emissione di gas nocivi (come la Co2) nell’atmosfera, a differenza di quanto avviene con il petrolio, il gas o il carbone. Ecco perché grazie al tuo impianto puoi dare il tuo contributo per ridurre l’inquinamento atmosferico.

In virtù di quanto appena detto si può sostenere che installare un impianto fotovoltaico aiuti anche a contrastare gli effetti negativi della deforestazione. Infatti evitare annualmente l’emissione di un certo quantitativo di Co2 nell’atmosfera equivale a piantare un determinato numero di alberi.

Ad esempio, la quantità di Co2 evitata annualmente da un fotovoltaico di 3 kW è la stessa che viene assorbita da circa 60 alberi.

Inoltre avrai la sicurezza di affidarti ad una fonte di energia praticamente inesauribile, il sole, a differenza delle fonti fossili che hanno una “data di scadenza”, non essendo rinnovabili.

Oltretutto tramite i pannelli fotovoltaici la produzione di energia elettrica avviene in loco, riducendo sempre più la necessità di creare delle infrastrutture adibite alla distribuzione di energia elettrica che deturpano il territorio.

Infine non dobbiamo dimenticarci che un pannello fotovoltaico è costituito da materiali non inquinanti, è facilmente smaltibile e praticamente tutte le sue componenti (tra il 96-97%) sono riutilizzabili al termine della vita dell’impianto, stimata tra i 30 e i 40 anni.


Eccoci arrivati al termine di questo articolo con le informazioni più importanti sul funzionamento e i vantaggi del fotovoltaico.

Come abbiamo visto, l’installazione di pannelli fotovoltaici è una scelta davvero intelligente, soprattutto considerando che oggi rappresenta un investimento alla portata di tutti.

Vorresti capire nel dettaglio che tipo di impianto fotovoltaico è ottimale per casa tua e quanti soldi potresti risparmiare annualmente?

Ricordati di farmi sapere con un commento se l’articolo ti ha soddisfatto e quali informazioni vorresti avere sul mondo del fotovoltaico, mi aiuterai a creare contenuti sempre più specifici.

Ci vediamo al prossimo articolo.

Davide Pezzera

Davide Pezzera

SPL energetica